volo del mattino

Le Capre Ragno

La seta del ragno è speciale sia perché è vischiosa, per intrappolare gli insetti, sia perché ha delle caratteristiche di resistenza paragonabili a quelle del miglior acciaio disponibile sul mercato. Per questo motivo sono ormai tanti anni che l’essere umano cerca un modo di copiarla per usarla nelle sue costruzioni. Alcuni ricercatori dell’Università dello Utah sono stati in grado di riprodurre quello che la natura inventò nella notte dei tempi. I ricercatori, mediante tecniche d’ingegneria genetica, hanno impiantato dei geni di ragno in alcune capre trasformandole in “capra-ragno”. Se vi immaginate delle capre volteggianti tra i grattacieli di New York siete decisamente fuori strada. Le capre ragno sono identiche alle capre normali: vivono nelle stalle, belano come le altre, mangiano il fieno e producono il latte. L’unica differenza con le capre normali consiste in una proteina contenuta nel latte: le capre ragno presentano nel latte la proteina costituiva della tela del ragno. Mediante un semplice procedimento fisico questa proteina viene estratta dal latte e combinata per produrre un fenomenale bio acciaio sette volte più resistente, più leggero e con una elasticità venti volte superiore al normale materiale. Come se non bastasse, il bio acciaio sopporta perfettamente temperature che variamo dai -20 ai 330 °C. Gli scienziati hanno già in mente come mettere in pratica questa rivoluzionaria scoperta. Alcuni la vorrebbero usare per costruire dei giubbotti antiproiettile di nuova generazione, altri le impiegherebbero nel campo biomedicale per ricostruire i tendini dei muscoli danneggiati, ma la stragrande maggioranza ha intenzione di sfruttare il bio acciaio per i ponti del futuro. Questi ponti futuribili saranno più leggeri, facili da costruire, ma soprattutto bellissimi perché si potranno vestire dei mille colori che la fantasia degli uomini è in grado di creare: sembra infatti che il bio acciaio abbia mantenuto la facilità, tipica della seta, di impregnarsi facilmente con dei pigmenti. Dall’atavica fame dei ragni si otterranno quindi delle squadre di lavoro formate da ingegneri e stilisti che insieme costruiranno i ponti su cui viaggerà spedito il nostro domani.